lunedì 2 aprile 2012

Domande col senno di poi

Leggendo un articolo su internet a proposito della generale impreparazione di molti sedicenti umanisti italiani, mi sono ricordato di alcuni libri di scrittori Italiani che ci rifilarono al liceo e devo ammettere che erano delle vere schifezze, schifezze rese immortale dal mero fatto di essere state scritte una sessantina di anni fa!
Seriamente signori, come si fa ad avere delle smanie da ben pensate (arrivando ad aver problemi a dire la parola "testicoli") salvo poi propinarti un romanzo il cui nome è [NOME CANCELLATO IN SEGUITO AL SUO ESSERE TROPPO URRENDO] la cui trama può essere riassunta brevemente in: un furbone campa facendo il toyboy di una nobile vedova decaduta, ad un certo punto decide che può farsi anche la figlia, la quale rimane delusa dalle sue capacità amatorie; il figlio viene a sapere tutto questo ma se ne sbatte le balle.
Vi rendete conto che questa è la trama di  un bel po' di video zozzi visibili sull'internetto?
Questo è degno di essere reso immortale?
Ma andiamo oltre, allora e cerchiamone uno ancora più inutile ed indegno del tempo che chiede per essere letto: "La casa sulla collina" di Pavese è il trionfo dello scazzo, un uomo durante la guerra fa l'unica cosa furba (finché non ti sgamano, ovviamente) ed invece di liberare il paese dal nemico, allearsi con lui, postare immagini di gattini, decidere che impazzire è divertente soprattutto se ciò ti porta a creare stragi per il dio Khorne, cazzeggiare ecc. cosa fa il nostro? Si nasconde in uno sperduto casolare e giusto che c'è si ammazza di inutili e narcisistici segoni metali sul suo essere mezza pippa.
'Anvedi
Fine lettura.
Il meglio del meglio.
Soprattutto quando in quel periodo esce "Il giovane Holden", libro in anticipo di 20 come sensibilità e spinte che da al lettore.
Sono troppi anni che non vedo creazioni interessanti, chi di dovere si dia da fare invece di spararsi pose.

Qui è Warci Lich ed altri insolubili orrori

Nessun commento:

Posta un commento